Visita gnatologica: quando e perché fissarla

Esistono una serie di disturbi che sono eventi isolati, ma sono tutti riconducibili ad un problema a livello mandibolare. Tra questi troviamo: mal di testa, dolori cervicali e senso di vertigini.

In questo caso è necessario fissare una visita gnatologica.

Cos’è e cosa diagnostica?  

Continua a leggere il nostro articolo per scoprire la figura dello gnatologica e l’importanza della visita gnatologica.

 

Che cos’è la gnatologia

La gnatologia è la branca dell’odontoiatria che si occupa di intercettare e curare tutti i disturbi a carico dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), cioè degli organi responsabili della masticazione, e le funzioni ad essa collegate come la fonazione, la deglutizione e la postura.

 

Il medico gnatologo è colui che analizza e studia il rapporto tra mandibola e cranio e, nel caso in cui siano presenti problematiche, elabora uno o più interventi volti al miglioramento il rapporto tra i due.

 

I sintomi più comuni sono:

  • mal di testa da occlusione;
  • bruxismo;
  • mandibola scoordinata;
  • vertigini;
  • mal di schiena e problemi posturali;
  • morso profondo;
  • acufeni.

 

Come si esegue una visita gnatologica

La visita si basa sullo studio approfondito da parte dello gnatologo per evidenziare e considerare tutti gli aspetti clinici del paziente. In questo modo lo gnatologo è in grado di redigere una sorta di storia clinica del paziente, per individuare i problemi sorti nel corso del tempo ed avere un quadro clinico dettagliato.

 

La visita si sviluppa in tre fasi principali:

 

  1. la prima fase è fondamentale: grazie alla raccolta delle informazioni del paziente, con valutazioni ed esami specifici e approfonditi si valuta la condizione della mandibola e delle funzioni articolari;

 

  1. durante la seconda fase, lo gnatologo individua eventuali correlazioni tra i sintomi che il paziente ha manifestato nel tempo e l’eventuale malocclusione, che ne è la causa;

 

  1.  la terza fase è quella più delicata: lo gnatologo elabora un iter terapeutico specifico per il paziente, in modo da intervenire e risolvere le sintomatologie che lamenta.

 

Quali sono le patologie curate dallo gnatologo?

  • Bruxismo: questo è uno dei maggiori problemi che portano i pazienti a ricorrere alla visita gnatologica. Si possono individuare numerose cause, che dipendono da una condizione ereditaria nella maggior parte dei casi o fattori più psicologici. In alcune situazioni, le cause sono dovute da malocclusioni o disfunzioni dell’ATM.

 

  • Blocco della mandibola: questo è un altro disturbo diffuso e si manifesta con rumori simili ad uno scatto o uno o entrambe le articolazioni. Questo blocco causa difficoltà di apertura e chiusura della bocca.

 

  • Morso crociato: questa malocclusione è caratterizzata dalla scorretta chiusura tra l’arcata superiore e l’arcata inferiore, obbligando la mandibola a posizionarsi in maniera non corretta per permettere alla bocca di chiudersi.

 

Come intervenire per risolvere i problemi legati all’ATM

Per la maggior parte dei casi, la terapia si basa sull’utilizzo di un dispositivo rimovibile: il bite. Questo, creato su misura secondo la condizione del cavo orale del paziente, si coccola tra i denti ed aiuta a mantenere una postura corretta. L’utilizzo notturno permette di eliminare episodi di digrignamento o serramento dei denti.

 

Nei casi di bruxismo, il dispositivo permette di proteggere lo smalto dei denti, riallineare le arcate dentali e ridurre le tensioni che si creano a livello mandibolare.

 

In conclusione

Se hai notato i sintomi di cui ti abbiamo parlato, non aspettare e contattaci per fissare la tua visita gnatologica.

Tornare a stare bene è semplice!

 

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