Quanto dura un impianto dentale?
La domanda è più che lecita, soprattutto se si desidera per il proprio sorriso una soluzione fissa, ma soprattutto funzionale nel tempo.
In questo articolo vedremo insieme da cosa dipende la durata di un impianto dentale e le manovre più adatte per prendersene cura.
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L’implantologia dentale è la soluzione perfetta per chi vuole riabilitare il proprio sorriso, sia dal punto di vista estetico che funzionale.
Può succedere, infatti, che, per infezioni o traumi, i denti vengano compromessi tanto da cadere, influenzando negativamente non solo l’estetica, ma anche funzioni del cavo orale quali masticazione, deglutizione e perfino l’articolazione delle parole.
Grazie all’inserimento di uno o più impianti dentali, sui quali verrà applicata una protesi fissa, sarà possibile far tornare il sorriso a quello che era un tempo, eliminando disagi e imbarazzi.
Ma, quanto dura un impianto dentale? Per quanto tempo potremo contare su di lui come alleato della nostra dentatura?Innanzitutto vediamo insieme i fattori che hanno maggiore influenza.
Il ruolo del tuo dentista
Uno dei passaggi imprescindibili per una riabilitazione implantare duratura nel tempo è… l’esperienza e la professionalità dell’odontoiatra.
La pianificazione dell’intervento deve essere eseguita in modo dettagliato e preciso, considerando non solo la struttura del cavo orale del paziente, ma anche malattie congenite o croniche e stile di vita. Solo unendo tutti questi elementi sarà possibile ottenere un buon progetto e svolgere, di conseguenza, un buon intervento.
I materiali fanno la differenza
Un’altra cosa molto importante è l’utilizzo di materiali e attrezzature di qualità.
Inutile negarlo, la scelta dei materiali può essere decisiva per il successo di un impianto e, nonostante possa sembrare un’opzione più costosa all’inizio, nel tempo risparmierà al paziente di dover sostituire l’impianto o di incorrere in altre problematiche.
Quanto dura un impianto dentale? Anche tu puoi fare la tua parte.
- Igiene
Il corretto mantenimento dell’impianto è una condizione basilare per una sua “vita” duratura.
Svolgere le corrette manovre di igiene orale domiciliare, utilizzando gli strumenti giusti e, soprattutto, senza rimandare o saltare l’appuntamento con lo spazzolino dopo i pasti, è essenziale per evitare che si presentino infezioni al tessuto di sostegno dell’impianto.
Se, infatti, le protesi non possono essere soggette a carie, le gengive rimangono sensibili ai batteri e a eventuali infiammazioni che essi possono provocare.
Tra queste troviamo la perimplantite che, nei casi più gravi, può portare alla perdita dell’impianto.
- Stile di vita
La salute di un impianto è un po’ lo specchio della salute del paziente.
Un’alimentazione non equilibrata ed elevato consumo di alcol e sigarette sono sicuramente abitudini che, a lungo andare, possono compromettere l’impianto.
Il fumo in particolare, soprattutto nella fase successiva all’intervento, ostacola il processo di osteointegrazione, determinando l’instabilità e dunque l’insuccesso dell’impianto.
- Controlli e pulizie professionali
Per mantenere correttamente l’impianto dentale negli anni, è importante inoltre prenotare controlli e sedute di igiene in studio, con cadenza regolare.
In questo modo sarà possibile intercettare eventuali problematiche sul nascere e porvi rimedio fin da subito.
In conclusione…
Un impianto dentale può accompagnare il paziente in media 10 anni, tuttavia sono molti i fattori che permettono di prolungarne la durata.
Fondamentale è affidarsi a un odontoiatra esperto, e non dimenticare tutti quei piccoli accorgimenti quotidiani di benessere.